Assegno unico: superati i vecchi aiuti.

relazioni sindacali

Il nuovo assegno unico per i figli con l’obiettivo di riordinare, semplificare e potenziare le misure di aiuto alla famiglia andrà a sostituire tutte forme di sostegno di diversa natura oggi riconosciute, dalle detrazioni Irpef per carichi familiari relative ai figli agli assegni al nucleo, dal bonus bebè a quello per la natalità o l’adozione, dal bonus mamme all’assegno per il terzo figlio. Il nuovo assegno, sotto forma di credito d’imposta o di denaro – modulato in base al reddito Isee – viene riconosciuto con cadenza mensile per ciascun figlio minorenne a carico, nonché per ogni nascituro a decorrere dal settimo mese: sarà riconosciuto per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino al diciottesimo anno di età . Spetterà fino a 21 con importo ridotto e in presenza di precisi requisiti.

Tempistiche:

La legge che delega il governo al riordino dei sostegni alla famiglia attraverso l’assegno unico fissa in dodici mesi la scadenza per l’adozione dei decreti legislativi attuativi. Ma i tempi per il nuovo strumento saranno in realtà molto più stretti perché il governo ne ha previsto l’attivazione dal 1° luglio di quest’anno.

Universalità per tutte le tipologie di contribuenti:

Per sostenere la natalità, la genitorialità e di promuovere l’occupazione, soprattutto femminile viene riconosciuta l’universalità dell’assegno unico che spetta perciò a tutte le categorie di contribuenti con figli a carico che ne abbiano diritto siano essi lavoratori autonomi o dipendenti, capienti o incapienti. Fino ad oggi, infatti, il sostegno era una prerogativa dei lavoratori dipendenti.

(Fonte: quotidiano “IlSole24Ore” pag. 3 del 31/03/2021).

Dott. Elia Salvatore

Dott. Elia Salvatore

Consulente del lavoro

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